Una spezia buona, sana e bella
Il fiore di curcuma viene coltivato come pianta ornamentale in vaso ed è molto apprezzato per i petali lanceolati e per l’intenso color fuxia striato o bianco. Ultimamente, come fiore reciso, viene particolarmente apprezzato dalle spose per la decorazione dei tavoli per il ricevimento e per la creazione di un bouquet esotico.
Dove procurarsi la curcuma e come coltivarla
Da alcuni anni i vivai più forniti vendono piante di curcuma da trapiantare in vaso. In alternativa, chi vuol veder crescere da zero la propria pianta, potrà piantare in primavera radici fresche di curcuma (da acquistare sempre nei vivai, perché non è detto che quelle disponibili nei supermercati siano abbastanza fresche).
La curcuma cresce e prospera in territori dal clima tropicale dove le piogge sono molto intense. In Italia ha bisogno quindi di passare al sole più tempo possibile e di godere di una temperatura minima di 20 gradi (ma prospererà fino ai 40 senza alcun problema).
E’ consigliabile coltivare la curcuma in vaso e in appartamento durante la stagione fredda, per poi spostarla in un punto particolarmente soleggiato del giardino o del balcone durante l’estate.
Il fiore di curcuma e la sua terra preferita
Il terreno più adatto a coltivare la curcuma è soffice, leggermente acido e senza ristagni d’acqua. Un’ottima miscela di terre sarebbe quella composta da sabbia, terriccio e torba.
Una volta piantata la radice (lasciando un paio di centimetri fuori dal terreno) si dovrà cominciare ad annaffiarla soltanto quando cominceranno a spuntare le prime foglie.
Sarà necessario travasare la pianta in vasi sempre più spaziosi durante la sua crescita, in particolare ogni due anni o tre.
Se durante la stagione fredda la pianta di curcuma dovesse cominciare a seccarsi per poi appassire del tutto, non significa che è morta, ma solo che sta seguendo il suo normale ciclo vitale.
La curcuma non va mai annaffiata quando appassisce, ma va posta al riparo, ad una temperatura che anche in inverno non deve scendere sotto i 15 gradi per non uccidere la pianta. Durante la fase vitale invece la pianta non andrà mai potata, ma al massimo si potranno eliminare le parti secche o marce.